Come sono diventato un giornalista sportivo – S1:E0

05/08/2019

Massimo Caputi   •   Storie Sportive

La verità è che mai avrei immaginato di fare il giornalista sportivo. Da ragazzo, quando ancora non avevo concluso il liceo, avevo in mente di fare giurisprudenza e poi inseguire la carriera di giudice. Oggi mi guardo indietro: pensate che cambiamento radicale ha avuto la mia vita.

 

“Devo la trasformazione di questo percorso ad una doppia passione: sport e musica.” 

 

Sono sempre stato un tifoso ed appassionato di calcio. La mia prima partita fu nel 1969 all’Olimpico. Il Cagliari del leggendario Gigi Riva salì a Roma per sfidare la squadra giallorossa riportando una schiacciante vittoria per 4 a 1 sui padroni di casa. Da quella prima partita non ho mal lasciato il calcio: seguivo “Tutto il calcio minuto per minuto” aspettavo “Novantesimo minuto” con la famosa sintesi del primo e del secondo tempo della gara più importante. Non mi perdevo nulla. 

 

“Il mio percorso è iniziato come DJ: mai avrei pensato di intraprendere la carriera di giornalista”

 

La musica è sempre stata la mia grande passione. L’ho scoperta intorno ai 12/13 anni avvicinandomi agli artisti più importanti del periodo: Emerson Lake and Palmer, Genesis, Pink Floyd, Led Zeppelin poi fu la volta della disco-music e della dance. Insomma la passione per la musica mi ha fatto diventare un DJ. Con il mio amico dell’epoca, Alfredo Ibba, con il quale ho condiviso la stessa passione, organizzavamo feste durante le quali io facevo il DJ e a chi ci chiedeva le compilation con i successi del momento che mixavamo durante gli eventi, noi realizzavamo delle musicassette (MC) dove registravamo la musica mixata dei successi che proponevo nelle feste.

 

L’anno dei Mondiali e della finale Italia-Germania

 

Arrivò il 1982.

In quell’anno magico l’Italia vince i Mondiali di Spagna. Io svolgevo il servizio militare e proprio sotto la leva conosco Fabio Alescio che aveva una radio privata. Dopo aver ascoltato della mia passione per la musica e come passavo il mio tempo facendo il DJ, mi propose naturalmente di farlo nella sua radio. La radio si chiamava Radio Antenna Europa e lì ho iniziato la mia carriera di DJ radiofonico. Era il 1983. In quel periodo le radio e le televisioni private erano strettamente collegate soprattutto per quanto riguardava la programmazione musicale. Nel 1983 Radio Antenne Europa era la radio di Tele Regione, storica emittente privata romana. Proprio in virtù di questa sinergia, un giorno io e Fabio andammo ospiti di una trasmissione di Tele Regione e al termine di questa trasmissione ci chiesero se noi della radio eravamo in grado ed avevamo voglia di fare le radiocronache e la trasmissione sportiva durante le partite della Roma e della Lazio.

Come andò a finire?

 


 

Non vi svelo di più.

Guardate il video e ripercorrete con me questo cammino che dalla musica mi ha portato al giornalismo sportivo radiofonico.

 

 


 

Preferite il Podcast?

Qui trovate la puntata dove vi racconto la mia storia:

 

Ascolta “Dalla radio allo stadio: così sono diventato giornalista” su Spreaker.

 


 

Vi lascio con un’anteprima per la prossima settimana: sono rimasto un grande appassionato di musica ed ho in cantiere una sorpresa.

Per ora ecco il link a Spotify della colonna sonora del ricordo di oggi, il primo di una lunga serie.